mal di schiena

Come curare il mal di schiena quando tutto non funziona

Gli stimoli scientifici, spesso, prendono origine da personaggi che hanno segnato una svolta importante nell’evoluzione del pensiero scientifico dell’uomo: Aristotele, Platone e Galileo.
Il processo della conoscenza ed il mito della caverna, nel libro la Repubblica di Platone; la dialettica e la retorica di Aristotele, la prima intesa come mezzo di progressione del pensiero, la seconda come arte persuasiva, che puo’ avere successo solo su alcuni.
Il pensiero e le teorie di Galileo che hanno aperto le porte dell’universo: il mito ha lasciato il posto alla scienza.

Queste brevi considerazioni Filosofiche ci hanno indotto a cercare soluzioni alternative per il trattamento del cosiddetto “mal di schiena”.

Queste lombalgie croniche, sciatiche, sindromi post-chirugiche per ernia discale, spesso sono associate ad un’oggettivita’ clinica priva di alterazioni o deficit periferici (autentici rompicapo per i chirurghi). Patologie degenerative lombari, sindromi post-laminectomie, sindromi aderenziali degenerative, cicatrici e sindromi stenotiche non trovano facile soluzione con le terapie mediche e fisiche oggi sul mercato.

La chirurgia è difficile e, spesso, priva di soddisfacenti risultati per paziente e chirurgo. Sempre piu’ frequentemente si registrano complicanze post-chirurgiche dovute all’invasivita’ dei sistemi necessariamente utilizzati in chirurgia vertebrale.

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dalla ricerca di soluzioni sempre meno invasive e, soprattutto, meno demolitive dei tessuti e delle strutture della colonna vertebrale.

Una di queste è l’EPIDUROSCOPIA-videoscopia del canale vertebrale lombare. Una specie di gastroscopia; invece di introdurre il gruppo ottico dalla bocca nello stomaco, lo si introduce dal foro sacrale nel canale vertebrale. Nasce come evoluzione dell’epiduroscopia, strumento cardine degli anestesisti per la terapia del dolore lombare cronico. Abbiamo aggiunto alcuni strumenti chirurgici per decomprimere la pressione disco-radicolare o da sindrome fibroso-aderenziale.
La utilizziamo da circa 15 anni con ottimi risultati.
E’ una tecnica chirurgica non invasiva, in anestesia locale, in regime di ricovero giornaliero o ambulatoriale.
Permette di eseguire lisi aderenziali e cicatriziali in esiti di interventi per ernia discale, decompressioni e ricalibraggi del canale vertebrale lombare, selettive con azione prevalente sulle strutture non ossee, oltre all’asportazione asportazione di materiale discale.

La tecnica chirurgica si avvale dell’uso di un catetere (video guida) a diametro variabile (28-30 mm) con due vie, una per l’introduzione di una fibra ottica da 10.000 pixel e la seconda via per l’introduzione di strumenti chirurgici dedicati.
Dal febbraio 2008 ad oggi abbiamo eseguito circa 300 interventi chirurgici per dolore lombare da protrusione o ernia discale, fibrosi aderenziale in pluri-operati alla colonna.

I risultati sono entusiasmanti.
Abbiamo ottenuto una regressione della sintomatologia algica lombare e delle lombalgie acute o sub-acute recidivanti (90%).
Una regressione del quadro clinico caratterizzato da claudicatio intermittente di grado non severo (80%), da parestesie e disestesie periferiche non metameriche e ipostenie non gravi (88%). Un ritorno ad una vita quotidiana e lavorativa normale (92%). Una ripresa dell’attivita’ sportiva (63%).

E’ chiaro che le tradizionali tecniche chirurgiche non possono essere sostituite da questa procedura. La videoscopia, però, puo’ rappresentare una valida opzione per i pazienti refrattari alla chirurgia (e sono in aumento), nelle fasi preliminari o conclamate della patologia discale lombare e nei casi complessi, con alle spalle diversi interventi sulla colonna.
Questa tecnica ci consente un rispetto dei tessuti e della muscolatura paravertebrale, una anestesia solamente locale, nel punto di inserzione della canula, sul sacro, un’immediata mobilizzazione e deospedalizzazione del paziente, una decompressione del tessuto fibroso ed aderenziale sul midollo e, perché no, una ripetibilita’ della procedura, negli anni. (come la gastroscopia).

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